Dopo 2 settimane dopo il Transcivetta altra corsa in montagna in luoghi che all'estero a ragion veduta ci invidiano...
Prima della Partenza (Misurina 1752m nella foto..) fissata alle 8:00 del mattino cerco di rimanere il più possibile al caldo del bar predisposto ad accogliere gli atleti in quanto la temperatura penso non superasse i 10°, bevo anche un te' bollente, alla faccia del caldo di questi gg :-)...ora tornato in pianura rimpiango tutto ciò :-( .
Pochi secondi prima delle 8 si parte, il fiume (1200 atleti..) di gente "coloratissima" comincia a muoversi, cerco di correre sui lati prima sinistro poi destro della statale per non rimanere imbrigliato e subito dopo mi appresto ad affrontare la prima salita della giornata verso il primo dei 6 Rifugi. Dopo un primo pezzo asfaltato comincia il vero terreno della gara caratterizzato ovviamente da erba, terra, rocce, ghiaia e quant'altro e cerco di tenere un andatura il più possibile controllata (anche se non è facile in gara..) e di non sforzare dato che non so cosa mi aspetta. Già all'inizio vedo molta gente al passo e mi adeguo, piano a piano sono sempre più lunghi questi tratti al passo e mi accorgo che il mio (oltre a essere molto scivoloso) non è molto economico. In questa prima salita pur non forzando a livello cardiaco sento delle forti fitte alla parte inferiore di entrambi i polpacci quasi all'altezza dei tendini d'achille che mi obbligano a rallentare e a sperare che siano un malanno passeggero. D'altra parte dopo 2 settimane spese a correre solo in piano penso sia quasi ovvio...
Cmq. dopo 6km di salita, 48'30'' circa e 600 metri di dislivello arrivo al Rifugio Auronzo (2330m); da li il panorama comincia a rapire la vista e il cuore +cuore+ , tu piccolo picolo che corri tra queste leggendarie montagne maestose e spettacolari :-o , il cuore sembra farsi sempre più piccolo...a parità di freq. cardica la respirazione è decisamente più impegnativa! Proseguo, raggiungo il Rifugio Lavaredo (2344m) in meno di 10' e approffitando del tratto pianeggiante che unice questi 2 Rifugi cerco di tranquillizzare i miei tendini che sembrano ascoltarmi.
Dal R. Lavaredo attraverso il sentiero si sale ancora fino a Forcella Lavaredo (2454m) dove il panorama toglie veramente il fiato (non bastasse la salita :-) ) : ... è difficile anche trovare le parole per contemplare simili scenari....:
Dalla Forcella al 3°Rifugio della giornata (Locatelli 2406m) il tratto è a tratti entusiasmate (come si vede nella foto..), si potrebbe anche accellerare, ma i sorpassi sono praticamente impossibili.. è veramente bellissimo si corre a contatto con il cielo...ma guai a distrarsi più di 1''...ho rischiato di sfracellarmi su una roccia...chi mi ha visto da dietro si è messo le mani nei capelli...: effettivamente c'è questo forte contrasto tra la voglia di vedere l'insolito panorama e l'impossibilità di farlo come si deve...!!! In questo punto vengo raggiungo da Luca, un mio compagno di squadra, con il quale, facendomi staccare in discesa e recuperando in salita, percorrerò gli ultimi 3 Rifugi.
Dal Locatelli dopo una breve discesa, comincia una bella salitona
(dove recupero diverse posizioni) verso il Rifiugio Pian di Cengia (2526m) punto più alto della gara. Da li in 22' circa e attraverso un ponticello sospeso nel cielo..
...si arriva al Rifugio Comici (2224m) e in altri 20' (e quindi dopo 2'22'10'') all'ultimo dei Rifugi (Carducci 2297m). Da qui comincia la parte del pecorso che già prima della partenza destava una certa preoccupazione, ovvero la lunghissima e tecnica discesa di 7km (D-1700m circa) che era data anche per particolarmente scivolosa dopo i temporali dei gg scorsi. Vedo gli atleti che letteralmente si scaraventano giù come pazzi per i ghiaioni e cosa faccio?...mi adeguo e mi butto anch'io, e nonostante la mia tecnica sia alquanto scarsa e dispendiosa muscolarmente per i primi km vengo giù abbastanza benino. Purtroppo con il proseguo dei km un spettro (che avevo cercato di tenere lontano durante le discesine precedenti con un passo super controllato e poco sciolto...) si avvicina assai velocemente: la mia bella caviglia dx mi ricorda sempre più che il lunedì prima era stata oggetto di una bella storta...piano piano mi sento sempre meno sicuro e rallento...rallento e rallento.. :-( .
In pratica gli ultimi 2-3 km della Val Giralba sono al passo, non riesco quasi a scendere...sono letteralmente di intralcio agli altri atleti ai quali è anche difficile lasciare spazio per via del sentiero strettissimo (mi appiccico alla parete della montagna...)...mi passano in tantissimi ed ovviamente un po' di frustazione c'è : in pratica una vera Via Crucis! Per fortuna prima o poi tutto passa e dopo l'ultimo posto di controllo la discesa infernale lascia il spazio a un bel piatto per gli ultimi 6km della gara che per tutti sono stati l'inferno...per me invece il paradiso!!...Non c'era infatti il bisogno di controllo a livello di caviglia e quindi potevo ricominciare a correre e anche avere una buona andatura ( non so di preciso in quanto ho accidentalmente stoppato il Garmin o forse mi andato in tilt/perso il segnale, ma sicuramente ben sotto i 5'/km).
Chiudo la mia prima Camignada in 3:40':14'' (127°). Complimenti particolari al mio compagno di squadra Danilo che riesce a chiudere con un grande tempo in 46^posizione, a Luca (104°) che in discesa è veramente un satellite, a Michele che riesce a sconfiggere alla grande il mal di "altitudine"e ovviamente a tutti gli elementi del mio gruppo che sono riusciti a tagliare il traguardo nonostante le difficoltà della corsa . Altra giornata di sport che mi rimarrà impressa per diverso tempo!
11 Comments:
Esperienza e foto esagerate.
Ho provato una (sana) invidia!
Complimenti, hai corso in uno scenario tra i più belli se non il più bello. Buon relax adesso!
cosa dirti? c'ero anche io ed ho provato le stesse emozioni, le stesse difficoltà e nove minuti di fatica-godimento in più.
saluti
antonio
Tu istighi a delinquere! ;)
La metto nella personale "wishing list", godendomi per ora le altrui emozioni!
A leggerti si viene rapiti, non oso immaginare a viverla sul campo...
Grandissimo Alberto.... scenari che tolgono letteralmente il fiato (anche fisicamente immagino).
Una bella avventura e un bel post: complimenti, sei anche un vero cronista!
Gian: era proprio tutto esagerato..;)
Franchino: relax forzato ho i quadricipiti di legno..;)
FatDaddy: per ora ti lascio immaginare, ma....;)
Alessandro: sempre gentile... ;)
Anto': la montagna rapisce..
Siete stati tutti bravissimi!!
Fabio
V.P.S.
Fabio mancavi solo tu..;)
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